venerdì 10 maggio 2013

... e il famoso "fate presto"? Intanto prendiamo tempo con l'imu


Vertice di maggioranza col governo. Il ministro dell'Economia: verificare coperture finanziarie. Ma Brunetta: "Tassa verrà sicuramente abolita". Si è preso un'altra settimana, il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni. Il vertice di maggioranza che oggi ha visto la partecipazione di Enrico Letta, Saccomanni e dei vertici di Pdl, Pd, Scelta civica e dei partiti che sostengono l'esecutivo, non ha prodotto risultati, se non lo slittamento del decreto per il "congelamento" della rata dell'Imu di giugno (che doveva essere varato domenica) alla prossima settimana. Il motivo è sempre lo stesso: verificare la disponibilità di risorse necessarie a sostenere l'intervento. Un rinvio che ha indispettito i vertici azzurri, che hanno fatto dell'abolizione della tassa sulla casa (e della restituzione di quanto versato l'anno scorso dai cittadini) uno dei primi obiettivi della loro azione di governo. "Questo è un governo politico, che su temi specifici ha preso impegni precisi nei confronti dei cittadini. Non è un governo tecnico. Per cui è incomprensibile che valutazioni prettamente tecniche abbiamo la prevalenza sull'indirizzo politico dell'esecutivo" ha detto Fabrizio Cicchitto. E sebbene a tuttoggi l'unico passo certo (al di là dei tempi del relativo decreto) appaia quello del semplice congelamento della prima rata dell'Imu, Renato Brunetta, capogruppo del pdl alla Camera, ha assicurato all'uscita dal vertice coi rappresentanti del governo che "l'Imu sulla prima casa sarà sicuramente cancellata". E a chi gli chiedeva se la restituzione di quanto versato nel 2012 verrà abbandonata, ha replicato: "Assolutamente no". Dopo il decreto sull'Imu (che andrà di pari passo con quello per i fondi destinati alla cassa integrazione in deroga), "governo e maggioranza si concentreranno, nei prossimi cento giorni, sulla riforma della fiscalità sulla casa, sul rilancio dell'edilizia e soprattutto sulla lotta alla disoccupazione giovanile" ha affermato Dario Franceschini, ministro dei rapporti con il Parlamento.

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